A volte capita che, nelle interviste, il giornalista mi chieda se è davvero possibile smettere di soffrire (soprattutto in ambito relazionale) grazie a delle semplici informazioni, ottenute con un un percorso formativo sul funzionamento del cervello e, sono onesto, comprendo perfettamente che possa esserci qualche perplessità sulla reale e concreta possibilità che una semplice conoscenza, fornita da un percorso formativo possa scongiurare la genesi della maggior parte delle sofferenze emotive che proviamo quotidianamente.

Capisco benissimo che possa apparire strano, inaspettato e difficile da credere che la divulgazione di una conoscenza possa raggiungere un risultato così significativo tuttavia ciò risulta possibile per un motivo molto semplice ma per comprenderlo dobbiamo conoscere brevemente come nascono le sofferenze emotive.

Ebbene, nel cervello esiste un Sistema di controllo1 che è in grado di attivare autonomamente, senza la nostra volontà cosciente e senza il nostro diretto controllo le già citate sofferenze emotive (espresse sotto forma di emozioni negative, pensieri intrusivi ecc) ma può farlo solo e soltanto dopo aver letto e consultato i dati contenuti in un particolare Database di informazioni, a cui fa riferimento.

In altre parole, il Sistema di controllo non può attivare alcuna sofferenza senza aver prima avuto accesso ai dati contenuti nel Database di informazioni.

La scoperta di questa sequenza di attivazione è stata molto importante per lo studio delle modalità di intervento cioè per la ricerca delle metodologie più utili ed efficaci per evitare la genesi di sofferenze emotive ma soprattutto conferisce al Database di informazioni, presente nel nostro cervello, un’importanza inaspettata, un ruolo chiave visto che il Sistema di controllo che produce le sofferenze agisce solo dopo averlo consultato.

A questo punto, gli sforzi degli Scienziati e le ricerche in ambito neurobiologico (a cui ho avuto la fortuna di prendere parte) si sono concentrate, comprensibilmente, proprio sul Database di informazioni e, in particolare, si è cercato di comprendere quali fossero le informazioni, in esso contenute, da modificare e da sostituire con nuove informazioni così che il Sistema di controllo, dopo aver letto i nuovi dati inseriti, non procedesse all’attivazione di alcun elemento di sofferenza!

In altre parole: il Sistema di controllo consulta il Database e, in base alle informazioni che trova, decide se attivare o meno una sofferenza emotiva: i neurobiologi sono riusciti a capire quali informazioni portassero il Sistema di controllo ad attivare una sofferenza e quali nuove informazioni (una volta inserite nel Database) fossero in grado di evitarlo!

Cambiando in modo opportuno le informazioni contenute nel Database, il Sistema di controllo non attiva alcuna sofferenza emotiva!

Ma cosa sono le informazioni contenute nel Database e come si modificano?

Le informazioni contenute nei Database del cervello sono le chiavi di lettura e le interpretazioni che utilizziamo, senza saperlo, per costruire le relazioni interpersonali e per leggerne le dinamiche, per interpretare gli eventi, per comprendere la realtà, per orientarci nelle scelte, per capire le emozioni e le sensazioni degli altri, per individuare come comportarci, per costruire i giusti punti di riferimento, per produrre idee su di noi e sugli altri ecc): da esse dipendono le nostre emozioni, i nostri pensieri, i nostri comportamenti e le nostre sensazioni.

Le informazioni contenute nei Database condizionano enormemente il Sistema di controllo inducendolo a generare sofferenze emotive o evitando che esso le produca per questo è importante controllare quali informazioni sono presenti e sostituirne alcune (quelle che potrebbero andare ad attivare il Sistema di controllo con le già note conseguenze!!) aggiungendone altre, più corrette e aggiornate, che non lo attivino!

Ovviamente ciò è possibile… a patto di sapere quali informazioni andare a sostituire/cancellare e quali andare ad aggiungere!

Serve quindi un percorso formativo che insegni a tutti quali informazioni integrare all’interno del proprio Database di informazioni ma è necessario che ad insegnarlo sia un neuroscienziato o un ricercatore che abbia compiuto gli studi sopra specificati, sulle informazioni da modificare e sostituire.

Non troverai mai la verità se non sei disposto ad accettare anche ciò che non ti aspetti”, soleva dire il presocratico filosofo greco nel 500 a.C.

La Scienza di evolve e la nostra intelligenza non può trascurare le scoperte utili al raggiungimento del benessere anche se difficili da comprendere o da accettare…

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1 Costituito da un’Area Filtro e dalla Fabbrica delle emozioni.