E se fosse possibile guarire senza farmaci né (psico)terapie?
Le ultime scoperte delle Neuroscienze e dell’Etologia umana
Negli ultimi dieci anni, le Neuroscienze hanno condotto decine di studi che hanno portato alcuni scienziati ad elaborare nuove teorie che modificano in modo sostanziale, fino ad andare “contro”, le classiche chiavi di lettura utilizzate dalla Medicina occidentale per comprendere i “sintomi” e le “patologie” e che cambiano i paradigmi e le stesse interpretazioni della Psicologia classica, ponendosi in antitesi, in alcuni casi, con tutto ciò che attualmente viene insegnato nelle Università, giungendo ad essere in diretta contrapposizione con le conoscenze che attualmente costituiscono i pilastri delle due scienze sopra citate.
In molti casi, queste nuove teorie sono anche in grado di minare interessi economici ed equilibri socio-politici che costituiscono punti cardine delle nostre attuali società moderne.
La storia delle Scienze riporta “casi” di personaggi famosi che hanno avuto il coraggio di andare contro le normali idee del tempo, che hanno provato a criticare il sapere “ufficiale”, approvato dalla classe medica del tempo e a sgretolare le granitiche verità assolute della madre Chiesa e sono stati ostacolati e attaccati fino ad essere costretti al silenzio: ricordiamo a tal proposito le teorie – poi rivelatesi esatte – sulla causa delle morti delle partorienti, promosse da Ignac Semmelweis (rinchiuso in manicomio per farlo tacere) o la teoria eliocentrica formulata da Niccolò Copernico e promossa da Galileo Galilei (arrestato e costretto a rigettare l’idea che la Terra girasse intorno al sole!) ma il progresso deve andare avanti indipendentemente dagli interessi di pochi, dagli interessi di classe, di ordini professionali, di aziende e indipendentemente da una misconoescenza più o meno voluta e utile a chi teme che le nuove teorie scientifiche vengano diffuse.
Possiamo decidere di continuare a credere in ciò che abbiamo sempre considerato vero o possiamo cambiare punti di vista e accettare le nuove scoperte, aprendoci alle nuove conoscenze: le Neuoscienze non hanno la pretesta di voler convincere nessuno: lo scopo del nostro team è quello di insegnare che si può favorire il riequilibrio psicofisico (e attraverso questo l’eliminazione di molti sintomi) attraverso la conoscenza dei meccanismi di funzionamento del cervello!
Il fine ultimo desiderato da Galilei e da Semmelweis non era quello di offendere le altrui sensibilità né il credo né di creare disagio nelle menti degli scettici; semplicemente proponevano le loro teorie affinché ci fosse un progresso scientifico dell’intera umanità eppure non ottennero alcun successo e vennero ostacolati e bloccati in ogni modo, anche attraverso istituti di contenimento e detenzione.
Oggi, gli ultimi studi delle Neuoscienze hanno chiarito e descritto il funzionamento del cervello e i processi di genesi delle emozioni così peculiarmente da mettere in luce un meccanismo meraviglioso e straordinario: é stato scoperto che fornendo al cervello una serie di stimoli sensoriali specifici (alcuni soggettivi e altri universali) si possano riequilibrare moltissimi stati di alterazione dell’equilibrio psicofisico, eliminando problemi legati all’ansia, alle paure, attacchi di panico, ossessioni, preoccupazioni
Sempre attraverso opportuni stimoli sensoriali, si è dimostrato come sia possibile intervenire sui comportamenti disfunzionali come quelli che determinano problemi di dipendenza, anche relazionale, timidezza, insicurezze, problemi legati al cibo e all’alimentazione, disagi relazionali, disistima, ecc.
Le Neuroscienze ci permetteranno di dire addio ai farmaci e alle psicoterapie?
Sicuramente non tutte le patologie potranno essere risolte senza farmaci, qeusto è evidente! Ma le ultime teorie nate dagli studi di Neurobiologia e di Etologia umana affermano che:
“Conoscere come funziona il cervello permette di fornire tutti gli stimoli adeguati di cui le varie aree neuronali hanno bisogno affinché MOLTISSIMI problemi del. corpo e della mente SI POSSANO RISOLVERE SPONTANEAMENTE -grazie alle capacità di autoguarigione, autorisanamento e di autoregolazione proprie di ogni organismo (la vix sanatrix naturae ben nota ai medici)- e, in alcuni casi, addirittura NON INSORGANO NEMMENO: le Neuroscienze hanno messo in evidenza che SE diamo al cervello gli stimoli e quindi le sensazioni che esso richiede, le aree neuronali tornano in equilibrio e i sintomi (che sono LA DIRETTA CONSEGUENZA della mancanza di stimoli e di sensazioni) regrediscono e si risolvono spontaneamente!”
In sintesi, la conoscenza oggi è accessibile a tutti, lo stesso vale per la possibilità di applicare le teorie proposte da chi studia Neuroscienze e propone nuovi paradigmi e nuove chiavi di lettura: oggi si possono risolvere molti stati di disequilibrio psicofisico semplicemente conoscendo il funzionamento del cervello e le caratteristiche delle sue aree neuronali. Fa parte del libero arbitrio di ognuno di noi decidere se avvalersi di queste conoscenze per migliorare la propria qualità di vita e il proprio benessere psicofisico o se continuare a venerare in modo indiscriminato il Dio farmaco e ad utilizzare altre forme di (psico)terapie.
Buona salute a tutti.